29.10.04
Altrove
In un'altra vita, in un altro blog, parlavo di una mamma-sorella dolcissima. Una barricadera dagli occhi luminosi e dal cuore enorme. Dagli ideali ambiziosi e ingenui, una sognatrice che spingeva altri a sognare e lottare. Lei è mancata proprio quando io ero via, tre settimane fa. Ma è come fosse sempre qui, sempre a trasmetterci la sua forza luminosa, il coraggio delle sue idee, la sua schiena dritta e il sorriso commovente. Trovo una poesia di Else Lasker-Schüler che forse un po' esprime quel che provo:
RICORDO
Il mare s'innalza fragoroso sulla terra,
dall'alto si riversano cascate ardenti.
La candela brucia ancora silenziosa fra le mani.
Vorrei rivederti, cara madre mia ...
Ho sepolto il mio cuore nella sabbia fredda,
Ma l'anima mia non vuol lasciare questo mondo.
E si è allontanata da me.
Le avrei cucito un abito di conchiglie;
Ma fu esiliata nel mio corpo ruvido.
Fu la mia mamma amata a regalarmela.
Cerco ovunque - in punta di piedi - l'anima mia;
S'è annidata in una rossa parete di roccia,
E il suo scrutare vaga ancora nei miei occhi.
RICORDO
Il mare s'innalza fragoroso sulla terra,
dall'alto si riversano cascate ardenti.
La candela brucia ancora silenziosa fra le mani.
Vorrei rivederti, cara madre mia ...
Ho sepolto il mio cuore nella sabbia fredda,
Ma l'anima mia non vuol lasciare questo mondo.
E si è allontanata da me.
Le avrei cucito un abito di conchiglie;
Ma fu esiliata nel mio corpo ruvido.
Fu la mia mamma amata a regalarmela.
Cerco ovunque - in punta di piedi - l'anima mia;
S'è annidata in una rossa parete di roccia,
E il suo scrutare vaga ancora nei miei occhi.
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